Come sai, sono diverse le tipologie di cappa per cucina tra cui puoi scegliere. Una delle decisioni più importanti da prendere riguarda l’alternativa tra le cappe filtranti e le cappe aspiranti: per sapere se sia meglio optare per le une o per le altre è importante conoscere le loro caratteristiche, i loro pregi e i loro eventuali punti deboli.
Prima di acquistare una delle nostre cappe da incasso in offerta, è necessario fare un’adeguata valutazione e tenere conto della predisposizione strutturale della cucina e delle preferenze che si hanno dal punto di vista delle procedure di purificazione dell’aria.
Le caratteristiche di una cappa aspirante
Quel che è certo è che nella maggior parte dei casi la cappa aspirante viene ritenuta il modello di cappa più performante, dal momento che permette di purificare l’aria della cucina in modo ottimale, specialmente nel caso in cui si possegga un impianto a gas. Questo tipo di cappa è concepita per essere collegata con un condotto di evacuazione attraverso il quale i vapori e i fumi possono essere espulsi al di fuori della cucina.
Di conseguenza per poter installare una cappa aspirante c’è bisogno di un tecnico che si occupi di disporre la canna fumaria. In fase di installazione c’è bisogno di lavori consistenti, ma la cappa aspirante ha il pregio di non richiedere una manutenzione troppo impegnativa con il passare del tempo: è sufficiente ricordarsi di lavare, a mano o anche in lavastoviglie, i filtri in metallo, non più spesso di 4 o 5 volte all’anno.
Le caratteristiche di una cappa filtrante
La differenza più evidente tra una cappa aspirante e una cappa filtrante va individuata nel fatto che la prima elimina il vapore e il fumo che vengono assorbiti, mentre la seconda si limita ad aspirare l’aria per purificarla, in modo che essa possa essere reimmessa in circolo in cucina. Questa soluzione offre numerosi vantaggi:
- non richiede che venga installato un impianto di evacuazione ad hoc all’esterno della casa
- è meno invasiva rispetto a una cappa aspirante
- richiede solo il montaggio della cappa.
D’altro canto, però, una volta ogni 3 mesi i filtri a carboni attivi e antigrasso dovrebbero essere sostituiti, fermo restando che in commercio si possono trovare senza problemi filtri che assicurano una durata maggiore e prestazioni più elevate.
Come funzionano le cappe filtranti
Come si è capito, una cappa filtrante non fa altro che filtrare l’aria per fare sì che i grassi, i fumi e gli odori possano essere trattenuti. In pratica l’aria prelevata poi viene reintrodotta.
C’è bisogno, però, di fori di ventilazione ed elettroventilatori: sono i ventilatori ausiliari che per legge devono essere abbinati a una cappa filtrante, in modo tale che il ricambio di aria possa avvenire in maniera sicura ed efficiente. Sul mercato si possono trovare cappe filtranti con design e forme diverse (anche fissate a un braccio mobile, per esempio), sia che siano dotate di cartucce con i carboni attivi sia che siano munite di filtri in metallo.
Come scegliere la cappa giusta
Le caratteristiche tecniche delle due tipologie di cappe devono essere prese in esame con la massima attenzione in vista della scelta: se è vero che in entrambi i casi si può beneficiare di prestazioni ottime in termini di aspirazione e di filtraggio, è altrettanto vero che ci sono molti altri parametri a cui si deve badare.
Per esempio il design, visto che la cappa è a tutti gli effetti un elemento di arredo, e in quanto tale condiziona l’aspetto e lo stile di tutta la cucina. Inoltre si deve pensare al livello di efficacia del sistema di cambio di aria: sarebbe auspicabile che fosse in grado di aspirare nel giro di un’ore 10 volte la quantità di aria che si trova nel locale.
Lo spazio che si ha a disposizione al di sopra del piano di cottura può rappresentare, a sua volta, un fattore significativo in previsione di un acquisto.
Qualunque sia la cappa che decidi di comprare, quello che conta è scegliere un prodotto di qualità che renda la cucina fruibile nel migliore dei modi: e allora perché non dai uno sguardo a ciò che di meglio ti propone il mercato?