Per la pulizia della lavastoviglie ci si può servire di:
- bicarbonato di sodio
- aceto di vino bianco
- un detergente anti-calcare
Proprio il calcare rappresenta uno dei problemi più comuni a cui si può e si deve porre rimedio con l’aiuto dell’aceto: a tale scopo è sufficiente usare un panno imbevuto di alcol e posizionarlo in corrispondenza della parte da pulire; dopo averlo lasciato in posizione per alcuni minuti, si può sciacquare e poi si asciuga.
Come si effettua la pulizia completa
Nel caso in cui sia giunto il momento di provvedere alla pulizia completa della lavastoviglie, non occorre altro che un ciclo a vuoto effettuato con un litro di aceto puro versato nella macchina. Questa pratica, in realtà, dovrebbe essere ripetuta con regolarità, e in ogni caso eseguita ogni volta che la lavastoviglie rimane inutilizzata per lungo tempo. Il merito dell’aceto è quello di igienizzare e pulire la lavastoviglie (così come il bicarbonato di sodio); al tempo stesso, esso serve a eliminare gli odori più sgradevoli che possono essere stati lasciati dai residui di cibo e a prevenire la comparsa di nuovi. Con l’aceto, in particolare, si ha la certezza di dire addio agli odori di aglio, di pesce e di uovo.
A che cosa serve il bicarbonato di sodio per pulire la lavastoviglie
Come si è detto, il bicarbonato di sodio è un altro dei prodotti che possono essere utilizzati per garantire una pulizia ottimale della lavastoviglie. Il consiglio è quello di distribuire un po’ di polvere sui piatti da lavare, mentre per una pulizia più approfondita c’è bisogno di un ciclo a vuoto da eseguire più o meno una volta ogni 4 settimane. Inoltre, se l’elettrodomestico non viene usato per diverso tempo (per esempio perché si è andati in vacanza), conviene procedere con un prelavaggio a vuoto a base di bicarbonato. Ci vogliono 50 grammi di prodotto, da inserire nella fase di risciacquo, al fine di:
- prevenire la formazione degli odori più cattivi
- deodorare in maniera naturale
- beneficiare di un’azione sgrassante
Un altro metodo utile consiste nel mettere all’interno della lavastoviglie una piccola ciotola contenente bicarbonato di sodio: il recipiente agirà come un vero e proprio assorbi-odori.
Che cosa fare per dire addio ai cattivi odori
Quello degli odori sgradevoli è un problema piuttosto comune quando si ha a che fare con una lavastoviglie. Essi sono la conseguenza dei residui organici che rimangono imprigionati all’interno delle guarnizioni o in altri angoli. Non sempre l’aceto è sufficiente per rimediare, perché a volte i residui si sedimentano e aderiscono allo scolo, al filtro o alle stesse guarnizioni. In tali circostanze, non c’è alternativa alla necessità di smontare tutto, incluso il tappo del sale, per poi rimuovere lo sporco a mano pulendo il tutto e sciacquando con un po’ di aceto. Se tale azione non dovesse essere sufficiente, il ricorso a decalcificanti e prodotti sgrassanti ad hoc è un’altra ipotesi da prendere in considerazione.
Lo sporco della lavastoviglie
Con il passare del tempo e con un uso prolungato, infatti, può accadere che la lavastoviglie non sia più in grado di lavare come si deve i piatti e le pentole. Ciò può accadere, ad esempio, quando si accumulano i residui di cibo, tracce di brillantante o resti di detersivi. In molti angoli, questo sporco va a sommarsi con il calcare. Anche la candeggina può tornare utile, dunque, per una pulizia approfondita della lavastoviglie. Essa contribuisce a igienizzare in modo efficace la parte interna, fa sparire i segni del calcare ed elimina gli odori meno piacevoli. Non serve pulire a mano: tutto quel che bisogna fare è avviare il programma di risciacquo, e poi ci penserà la candeggina a entrare in azione.
Gli additivi
Infine, nel novero dei prodotti che possono essere impiegati per la cura, la pulizia e la manutenzione di una lavastoviglie, ci sono anche gli additivi. Sul mercato se ne possono trovare di vari marchi; la sola accortezza che è necessario rispettare è quella che prevede di usarli quando non ci sono piatti o posate all’interno dell’elettrodomestico.
Gli additivi – lo ricordiamo – servono a scomporre i depositi minerali e ad aggredire gli strati di grasso, così da riportare l’elettrodomestico a uno stato ottimale e alle migliori prestazioni.
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